enzolin ha scritto:...E questa è l'Italia di oggi, un paese in cui i falliti dettano legge...
E' l'Italia in cui, se ti ribelli a chi passa col rosso ti becchi anche un vaffanc...
E' l'Italia in cui la prepotenza prima si chiamava fascismo ma si e' chiamata anche con altri nomi.
Adesso tale prepotenza non ha piu' un nome ma e' rimasta "trasversale", senza distinzione di classe sociale, censo, religione, schieramento politico, sesso, etc., etc...
La maggioranza di quelli che hanno il potere fanno esattamente quello che farebbe la maggioranza di quelli che tale potere non hanno, qualora fossero al loro posto.
I rappresentanti di qualcuno dovrebbero esserne al servizio di questo qualcuno.
Invece i rappresentanti fanno solo il proprio interesse. Di qualsiasi colore essi siano, e fino a prova contraria.
Per stare in un posto che da' molto potere bisognerebbe avere una forza non comune per resistere alla tentazione di usarlo per se stessi.
Bisognerebbe cominciare a far diventare RISCHIOSO, FATICOSO e POCO REMUNERATIVO fare i rappresentanti.
Io per ora cerco di dare il mio minuscolo contributo fermandomi col rosso.