C'è solo un particolare che è bene evidenziare.
A differenza delle auto trascritte come d'epoca (minimo 30 anni) per le quali vige il divieto di libera circolazione le auto trscritte all'Asi come auto storiche godono della libera circolazione ma sono assoggettate dal
DIVIETO DI TRASPORTO DI COSE
Tali veicoli, infatti, vengono considerati di particolare interesse, come indicato nella circolare n° 256-CT-AG del 30 marzo 2001 Ministero dei Trasporti e della Navigazione, in quanto costituiscono una sorta di "memoria storica" dell'industria automobilistica e pertanto non sono destinati alle finalità imprenditoriali tipiche dell'attività di autotrasporto, potendo essere detenuti solo per motivi collezionistici.
Pertanto si specifica che:
• i veicoli di interesse storico o collezionistico sono ammessi alla circolazione avuto riguardo, per gli aspetti amministrativi, alla NON utilizzazione dei medesimi per alcun tipo di trasporto.
• la materia di riferimento è regolata dall'articolo 60 del Codice della Strada e dall'articolo 215 del regolamento che dettano norme per la individuazione e la classificazione proprio degli autoveicoli di interesse storico e collezionistico, stabilendo quale presupposto, l'iscrizione ad uno dei registri ASI, Storico Lancia, Italiano Fiat, Italiano Alfa Romeo.
• qualora l'autoveicolo sia regolarmente iscritto in uno dei predetti registri, viene a mancare l'oggetto stesso del trasporto e cioè le "cose trasportate" facendo si che tale veicolo, non a cagione delle sue caratteristiche tecniche, ma per la sua stessa natura di oggetto destinato al collezionismo, non è assoggettabile alle norme di cui alla legge 298/74; così ai fini della ammissione alla circolazione, non dovranno essere richiesti i particolari titoli autorizzativi che, invece come è noto, sono obbligatori per la circolazione e l'immatricolazione dei veicoli destinati al trasporto.
• sembra quindi sufficiente, per quanto riguarda l'aspetto dell'immatricolazione, la presentazione della certificazione relativa all'iscrizione del veicolo di interesse storico o collezionistico negli appositi registri, unitamente ad una dichiarazione del proprietario che attesti la utilizzazione del proprio veicolo solo a fini di collezionismo e non già per effettuare alcun tipo di trasporto.
• a questa condizione, qualora i predetti veicoli effettuino qualsiasi genere di trasporto, in qualsiasi quantità e a qualsiasi titolo, saranno soggetti alle sanzioni previste dall'articolo 82 del Codice della Strada.
• ai fini della circolazione dei mezzi di interesse storico e collezionistico non sono pertanto richieste particolari formalità, e sarà quindi sufficiente tenere a bordo, oltre alla carta di circolazione, la certificazione di iscrizione nell'apposito registro storico.
Morale: Se vuoi trascrivere la tua auto come storica per risparmiare su bollo ed assicurazione fallo pure, ma tieni be presente che nel caso tu dovessi usarla anche come auto da lavoro, trasportando qualsivolglia oggetto, potresti incorrere in infrazione del art. 82 del CDS (destinazione ed uso del veicolo) rischiando una sanzione che va da euri 78 a euri 311. (ma è pur vero che dovrebbe capitarti un verbalizzante veramente molto preparato in materia, e non solo ....dovrebbe anche essere una gran testa di casso
)